Il mercato delle pezze

A Resina (ora chiamata Ercolano) durante la fine del Secondo conflitto mondiale vennero individuati dagli americani alcuni capannoni che in precedenza erano sotto il controllo tedesco. Nel 1945 iniziarono ad essere utilizzati come centri di smistamento di abiti militari portando diversi camion a passare per via Pugliano, la via principale della città situata nel centro storico e divisa dall’omonima piazza dalla Ferrovia Circumvesuviana. I camion carichi di vestiti si fermavano aspettando il passaggio del treno e gli abitanti di Resina ne approfittavano per assalire i mezzi in cerca di qualcosa di utile per sfuggire alla povertà che affliggeva la popolazione nel primo dopoguerra. Con il passare del tempo i cittadini accumularono una grande quantità di pezze e per rialzarsi dalla miseria iniziarono a rivendere i vestiti per le strade. Con il piano Marshall gli americani cominciarono ad inviare “balle” di vestiti provenienti da lavanderie, donatori, negozi di abbigliamento e grandi magazzini. Nacque così il mercato di Pugliano che ancora oggi trasmette la sua storia tramite i suoi negozianti.

Antonio Cervero fa parte della quarta generazione di venditori della sua famiglia .

Resina, anni ’50 la foto mostra la famiglia di Antonio in cui è presente anche suo fratello, ora settantacinquenne che ha gestito l’attività prima di lui.

Ercolano, anni 70.

Negozio di Antonio, specializzato nella vendita costumi teatrali e cinematografici.

Ciro Cozzolino nato tra le pezze mentre sua madre scartava la merce da una balla, ora fa parte della terza generazione di venditori della sua famiglia ed è specializzato in capi in pelle.

Ciro a 15 anni mentre faceva il marinaio su una nave mercantile.

Francesca nel suo negozio di vintage.

Giuseppe fa parte di una delle generazioni più giovani del mercato di Pugliano. Dopo aver fatto esperienza in altri negozi pur essendo giovane è riuscito ad aprire la sua attività che vorrebbe espandere anche a Londra

Il mercato di Pugliano costituisce l’anima di Ercolano, un tempo Resina e descrive parte della natura dei suoi abitanti che sono riusciti a reinventarsi anche dopo le difficoltà portate dalla guerra e che ancora oggi sperano di mantenere il fascino e la storia che questa via rappresenta.